Microsoft strizza l’occhio a PHP

Con un comunicato stampa, il big di Redmond ha annunciato l’avvio di una collaborazione tra la Microsoft e la Zend, la ditta sviluppatrice del noto linguaggio server side PHP.Con l’acronimo LAMP, ovvero Linux, Apache Server, MySQL e PHP, appunto, si indicano gli strumenti open source con cui e’ possibile programmare siti ed applicazioni web dinamiche.

La collaborazione tra Microsoft e Zend aprirebbe il linguaggio PHP ad una maggior interoperabilita’ con i sistemi Windows ed in particolare con il futuro LongHorn. Chiara la strategia di Bill Gates che intende ridurre il monopolio LINUX-PHP.

Nato per girare alla perfezione su LINUX, PHP si e’ ben presto adattato anche alle piattaforme MS e, dal momento che tale linguaggio e’ oggi utilizzato in oltre 20 milioni di siti, il big di Redmond non poteva certo restare a guardare.

Buone notizie, quindi, per i programmatori e per gli utenti finali: la collaborazione di cui sopra non potra’ che migliorare l’adattamento WINDOWS-PHP.

PopUp e sicurezza internet

L’usanza sempre crescente dei popup pubblicitari, ovvero di quelle finestre che si aprono in automatico durante la navigazione, ha attirato l’attenzione dei pirati informatici che, sfruttando una debolezza di numerosi browsers (IE7 in primis), possono modificare a proprio piacimento il contenuto delle finestre popup.In questo modo un malintenzionato puo’ sfruttare questa falla per far caricare al popup dei contenuti con cui trafugare i dati personali degli utenti.

Secunia ha messo a disposizione dei naviganti un test per verificare se il proprio browser e’ vulnerabile. Per eseguire il test cliccate qui.

IE 6: nuovo bug

Ancora una volta il browser di Microsoft finisce sotto i riflettori per un bug.Una falla in un controllo Active X presente in ADO (Active Data Objects), ancora oggi il linguaggio di scripting piu’ usato per programmare in Windows, potrebbe dare ad un malintenzionato la possibilita’ di eseguire sul sistema remoto codice a propria scelta.

La vulnerabilita’ interessa IE6, ma, attualmente, Microsoft non ha ancora reso noto se anche il nuovo IE7 potrebbe esserne affetto.

In attesa di conoscere il responso dei tecnici di Redmond, il consiglio e’ quello di passare a browser alternativi piu’ validi e sicuri (Mizilla Firefox in primis).